Diversi modi di amare e caratteristiche delle relazioni difficili

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Diversi modi di amare e caratteristiche delle relazioni difficili

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Quando si parla dell’amore spesso si finisce per descrivere una sorta di copione universale; nel momento in cui veniamo a sapere che due persone sono innamorate ed hanno instaurato una relazione d’amore ci aspettiamo che si cerchino attivamente e che vogliano stare il più vicino possibile, saranno un po’ tristi nel momento in cui si dovranno separare ma al tempo stesso si rallegrano nel pensare che si rivedranno al più presto.

Eppure tutti sappiamo che non sempre è così, ci sono tanti modi di amare e di esprimere l’attaccamento ad una persona. Tra questi modi, alcuni sono così contorti e complicati che tendono a provocare dolore e disagio piuttosto che piacere.

Pensiamo ad esempio al ragazzo che aggredisce frequentemente la propria ragazza con scoppi di nervosismo provocati generalmente da futili motivi. A volte può bastare un ritardo, uno sguardo rivolto altrove, un fraintendimento. Lo stesso ragazzo quando è in ansia, sta male ed è agitato per un qualsiasi motivo o quando sospetta della fedeltà della propria compagna, non riesce mai a sentirsi completamente rassicurato e confortato dalle parole e dagli abbracci della propria ragazza. Al tempo stesso però tende a cercarla di continuo perché vorrebbe stare con lei il più spesso possibile, la porta a modificare i suoi piani e a non fare cose che lui non voglia. La ragazza non tollera questi atteggiamenti ma continua a rimanere legata a lui, e questo non è un caso!

Esistono ovviamente tante altre situazioni, pensiamo ad esempio al ragazzo che tratta con distacco la propria compagna. Generalmente questa persona, nella fase iniziale del rapporto è stato un abile corteggiatore, ma nel momento in cui la relazione diventa stabile cerca di farle capire in ogni modo che lui non è poi coinvolto più di tanto. Questo ragazzo generalmente è preso da sé stesso ed evita di confidare alla compagna i propri problemi; vuole sembrare forte, autonomo ed indipendente. Quando la compagna si allontana per una qualche ragione, lui (a differenza del primo esempio citato) mostra indifferenza e continua a svolgere quello che sta facendo. Anche in questo caso la ragazza soffre ma continua a rimanere legata a lui!chissà perché!

Non tutti inoltre portano a compimento la fase di corteggiamento per passare ad una fase più stabile ma più profonda; alcuni si fermano alla fase del corteggiamento e cercano di riproporlo di continuo con persone sempre diverse.

Secondo gli autori della teoria dell’attaccamento per spiegare queste differenze dobbiamo fare riferimento al legame madre-bambino. È molto probabile che gli atteggiamenti differenti messi in atto dai diversi ragazzi sopra citati siano stati appresi e messi in atto nei confronti della propria figura di attaccamento primaria (di solito la madre), e forse da adulti hanno scelto proprio ragazze che avevano nei loro confronti reazioni simili a quelle delle proprie madri (consentendo in tal modo di perpetuare i propri modelli operativi interni). Lo stesso discorso vale, all’inverso, per le rispettive ragazze. Ripeto non è un caso che nonostante la sofferenza e le lamentale queste relazioni continuino per anni.

Questo però non significa che esiste un destino immodificabile nella formazione dei legami affettivi. Tanti sono i fattori che intervengo nel nostro arco di vita, i quali vanno a plasmare nel periodo di crescita la nostra personalità, le nostre emozioni e i nostri comportamenti e fanno si che nelle relazioni i nostri comportamenti siano di un tipo piuttosto che di un altro. Dalle ricerche emerge però che circa il 75% tende a costruire legami molto simili a quelli in cui era coinvolto da piccolo con la propria figura di attaccamento. Dagli stessi studi emerge al tempo stesso che la consapevolezza del perché le proprie relazioni siano sempre così difficili, la conoscenza dei meccanismi sottostanti e le motivazioni che rendono difficile l’abbandono di relazioni tossiche possono essere di grande aiuto per recuperare un modo di amare ed essere amati che non sia doloroso e sofferente.

Fonte: Attili, G, Attaccamento e Amore

 

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